GLI ANTICHI EGIZI SI ASSICURAVANO?
Sin
dai tempi più remoti l'umanità ha dimostrato di avere il bisogno
fisiologico di sicurezza.
I
primi esempi di assicurazione li troviamo nelle società più antiche
come quella egizia, dove tra piccoli gruppi di persone nasceva
l'accordo di sostenere un po per uno economicamente, la persona cui
capitasse un evento non voluto, così da appagare quel bisogno di
sicurezza e serenità.
In
ogni epoca si è provveduto a bisogni futuri ed eventuali anche se
sono dovuti passare molti secoli prima che si vincessero i pregiudizi
d'ogni specie per erigere finalmente l'assicurazione ad uno strumento
di progresso economico e sociale.
Nonostante
l'idea di assicurarsi all'epoca fosse molto combattuta come cosa
immorale e illecita, già nel 1225 a Venezia abbiamo un esempio di
assicurazione marittima fino a 1000 lire, è facilmente deducibile
quanto fosse importante il traffico via mare dell'epoca e quanto
fosse importante tutelarlo. E' con la legge del 21 ottobre 1369
promulgata in Genova sotto il doge Gabriele Adorno che
l'assicurazione marittima riceve il suo primo riconoscimento
pubblico. Con essa vennero dichiarati validi i contratti di
assicurazione e la prima polizza ufficiale in Italia sembra essere stata
redatta a Pisa nel 1381.
La
pratica assicurativa con gli anni si diffuse a macchia d'olio e la
sua cultura si sviluppò sempre in più paesi e spiccò completamente
il volo grazie all'avvento di un gruppo di imprenditori e
commercianti londinesi che si riunirono per creare un'associazione
assicurativa: i Loyd's.
Solamente
nel 1871 la Camera dei Lords approvò il Loyd's Act, con cui
riconosceva questi professionisti, concedendogli una base legale.
I
Loyd's ampliarono i loro rami d'azione alle polizze furto, tempeste,
terremoti, fino al settore automobilistico nel 1904.
Come
ci insegna la storia il bisogno di tutelarsi e di sicurezza accomuna
l'essere umano dai tempi più antichi.
Spesso
guardiamo all'assicurazione come un obbligo o una specie di tassa.
La
verità è che una polizza può davvero risparmiarci tanti affanni.
E'
sufficiente un buon consulente a cui potersi affidare e
dormire sogni tranquilli.
Giovanni
Ginolfi.
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