IN ARRIVO PIÙ EDUCAZIONE FINANZIARIA!
Annamaria Lusardi, direttore del
Comitato per l’educazione finanziaria istituito dal MEF ( Ministro
dell’economia e delle finanze ) d’intesa con il Ministro
dell’istruzione e dello sviluppo economico, ha espresso la sua
opinione in un’intervista ANSA su quanto sia importante
l’educazione finanziaria in Italia e su quanto sia essenziale
‘’dare ad ognuno gli strumenti necessari per muoversi e fare le
scelte giuste in una realtà sempre più complessa’’.
Tutti gli studi del caso, indicano che
la conoscenza finanziaria in Italia è molto bassa, si stima che solo
il 37% degli italiani avrebbe una conoscenza di base della materia.
Anche da questo dato, proviene la
volontà del governo Italiano di istituire il comitato poco fa
citato.
Il Comitato per l’educazione
finanziaria è composto da 11 membri ed è presieduto da un direttore
nominato dal Ministero dell’economia e delle finanze, dal CONSOB ), dall’Istituto
per la vigilanza sulle assicurazioni ( IVASS ), dalla Commissione di
vigilanza sui fondi pensione( COVIP ), dal Consiglio nazionale dei
consumatori e degli utenti, dall'Organismo di vigilanza e tenuta
dell’albo dei consulenti finanziari ( OCF ), dal
Ministro
dell’istruzione, dal Ministro dello sviluppo economico, da quello
del lavoro e delle politiche sociali, dalla Banca d’Italia, dalla Commissione per le società e la borsa ( Il MIUR ha un ruolo fondamentale e l’obiettivo di promuovere iniziative di educazione finanziaria all'interno di scuole, una notizia molto positiva per quanto riguarda il sistema scolastico e l’istruzione dei giovani, considerando il veloce e continuo cambiamento del mercato del lavoro sarà sicuramente determinante imparare a conoscere ‘’il funzionamento dei soldi’’.
Come ha sottolineato Annamaria Lusardi
: “ deve essere ben chiaro che l’educazione finanziaria non è
una risposta alla crisi, ma una risposta al mondo che cambia, di
fronte alla trasformazione demografica che sta mutando le aspettative
di vita….dobbiamo abituarci ad una diversa pianificazione, per
garantirci una prospettiva a fronte di uno stato sociale e livelli di
assistenza che in molti casi ed in sempre più paesi saranno in grado
di fornire solo una copertura minima".
( fonte ANSA).
Giovanni Ginolfi.
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